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Telegram: alcuni canali sono stati sequestrati dalla GDF

Nella giornata di ieri, i procuratori baresi hanno disposto il sequestro preventivo di alcuni canali a Telegram, al quale viene contestato di “non aver mai voluto collaborare all’indentificazione e spegnimento dei canali pirata aperti” e pertanto, gli viene ipotizzato il reato di riciclaggio.

Secondo la procura della Repubblica di Bari, il sequestro preventivo di alcuni canali Telegram, è stato disposto in quanto il social rendeva disponibili per i propri iscritti copie di giornali e di riviste in formato pdf.

Quello della diffusione di copie pirata di quotidiani e riviste e altre tipi di fruizione di contenuti in modalità illecita, almeno nel nostro bel Paese non è nuova, anzi se non ricordo “male” almeno negli ultimi 20 anni si è passata dalla copiatura delle musicassette ai CD, DVD e altro, il soggetto dedito a queste forme di illecito ha trovato sempre “terreno fertile” tra la domanda e le nuove tecnologie disponibili, stando, comunque al passo con i tempi.

Le indagini sono ancora aperte al fine di indentificare i gestori, ovvero 17 e/o 19 gruppi dell’app di messaggistica(secondo alcune testate giornalistiche).

I gestori dei singoli gruppi che sono stati accusati, principalmente, di violazione del diritto d’autore e accesso abusivo a un sistema informatico o telematico, ma come già detto, secondo la Procura barese introduce un elemento di novità: il reato di riciclaggio.

Restate connessi

#ripartiamoinsieme #tutticontrocovid

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Festa della Liberazione al tempo del Coronavirus

In occasione del 75° anniversario della Liberazione, quest’anno a seguito della pandemia che vede interessato l’intero pianeta, le città italiane si organizzano per festaggiare via web l’addio al nazifascismo e la nascita della democrazia.

I cittadini al fine di ricordare i valori della nostra Costituzione, si ritroveranno in una grande piazza virtuale online, il Web ospiterà un fitto programma di dirette streaming, raccolte fondi e iniziative social.

Sui profili social dell’associazione Nazionale Partigiani, hanno proposto fin dalle ore 8 e termine alle 19 un’invasione di memoria, nel quale, durante la giornata presenteranno gallerie fotografiche di alcune celebrazioni ufficiali con deposizioni di corone o fiori ai piedi dei monumenti alla lotta partigiana.

I musicisti del Teatro alla Scala di Milano, hanno realizzato un video, che è stato pubblicato sulla pagina Facebook di ANPI Teatro alla Scala.

A partire dai seguenti canali ufficiali è possibile avere notizie della maggior parte delle iniziative ufficiali per celebrare la Festa della Liberazione: la diretta è possibile seguirla, collegandosi alla pagina Facebook di #iorestolibero oppure a uno dei seguenti siti Repubblica.itLaStampa.itIlFattoQuotidianoRadio PopolareIlManifesto.itAvvenireIlSecoloXIXGiornalediSciliaComuneTorinostorielibere.fmAssoGiornalistiLombardiaCRPiemonte.

L’A.N.P.I. dalle ore 15 chiede a tutti di iniziare ad intonare “Bella Ciao” il canto partigiano, magari in tutte le lingue.

#ripartiamoinsieme #tuttocontrocovid #25aprile #iorestolibero

Restate connessi

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La ricetta medica al tempo del Coronavirus

Nel nostro Paese a causa dell’emergenza sanitaria che incombe a livello internazionale sul pianeta, oltre alle lezioni online per nostri ragazzi e bambini, finalmente possiamo utilizzare le procedure tecnologiche, legate all’esigenza da parte dei pazienti, al fine di richiedere al proprio medico di medicina generale, una ricetta medica digitalizzata.
Così si potrà evitare di fare delle lughe file, poi di questi tempi non sono salutari, nello studio del nostro medico.

Ma vediamo quali sono le modalità di accesso a tale digitalizzazione:
a. il paziente richiede al medico una ricetta medica (prescrizione);
b. il medico comunica allo stesso il numero della prescrizione digitale, tramite telefono, oppure mail certificata o anche mail ordinaria;
c. inoltre il medico, se ha il numero di telefono di cellulare del paziente, lo potrà comunicare con un Sms oppure tramite WhatsApp.

Il paziente, ottenuto il numero della prescrizione lo invierà al farmacista della propria farmacia di zona, via filo, via sms o anche sempre tramite WhatsApp.

Fatto questo non ci resta che avviarci alla farmacia, se la stessa non prevede la consegna a domicilio e ritirare il medicinale ,corrispodendo il relativo costo.

Restate connessi.

#insiemeripartiamo #coronavirus #andratuttobene

ricetta

Da gennaio siamo tutti in ritardo.

Le dispute politiche negli ultimi 10 anni, tra Serbia e Kosovo hanno portato, tra l’altro, anche ripercussioni sulla mancata sincronizzazione per orologi, radiosveglie e il timer del nostro forno.

Infatti dal mese di gennaio, tra i due paesi dell’est con le loro tensioni, hanno portato a una mancanza di sincronizzazione delle oscillazioni della corrente elettrica, di solito sui 50 Herz con i dispositivi quali timer, radiosveglie etcc, i quali vengono sincronizzati con quest’ultima frequenza.

In totale, 6 sono i minuti che i nostri dispositivi sono in ritardo.

Come verificato dall’organismo degli operatori di reti elettriche in Europa, ENTOE, la frequenza della corrente alternata, ovvero la rete elettrica che alimenta le nostre case sembra che la frequenza dei 50 Herz, non sia stata così stabile nel periodo, provocando appunto negli apparecchi elettronici, che fanno affidamento su questo dato per la sincronizzazione, maturrando un certo ritardo.

Così il Kosovo che doveva generare l’elettricità necessaria e, la stessa Serbia che per legge, era obbligata a compensare questi ammachi da parte del Kosovo, non ha provveduto provocando l’instabilità sopra descritta.

Ora cosa possiamo fare? Intanto vi consiglio di provvedere a riporare le lancette in avanti, poi quando la disputa verrà risolta, troverete il timer del forno come era prima.

web: https://www.entsoe.eu/news-events/announcements/announcements-archive/Pages/News/2018-03-06-press-release-continuing-frequency-deviation-in-the-continental-european-power-system.aspx